Scacchi ed Esports: un’alleanza inaspettata che sta cambiando le regole del gioco

Scacchi ed Esports: un’alleanza inaspettata che sta cambiando le regole del gioco

11 Aprile 2025 Off Di Simone Esposito

Il gioco millenario degli scacchi, ricco di tradizione e con una storia che affonda le radici nei secoli passati, è da sempre considerato una sfida di resistenza mentale e pazienza, con partite classiche che possono durare anche giorni. Tuttavia, oggi il panorama sta cambiando e gli scacchi, pur mantenendo la loro forma classica, stanno trovando nuovi modi per restare al passo con i tempi.

L’ascesa delle varianti più rapide degli scacchi ha rivoluzionato il gioco, condensando secoli di tradizione in partite fulminee che si risolvono in pochi minuti. Grazie a piattaforme come Chess.com e ai servizi di streaming come Twitch, gli scacchi stanno vivendo una nuova giovinezza online. E ora, il gioco si prepara a un altro passo epocale: il debutto ufficiale alla Esports World Cup (EWC) previsto per quest’anno.

Il torneo, ospitato e in parte finanziato dall’Arabia Saudita, ha visto la sua prima edizione nel 2024, radunando gamer professionisti, editori e appassionati da tutto il mondo per otto settimane di competizione ad alta intensità. In questo contesto, è stato annunciato che anche gli scacchi entreranno a far parte dell’evento, con un montepremi da 1,5 milioni di dollari e un nuovo formato pensato per essere più fruibile dal pubblico degli esports.

Per prepararsi all’appuntamento, alcuni dei principali team di esports si sono già mossi per ingaggiare i migliori scacchisti del pianeta. Il team statunitense Team Liquid, tra i più noti al mondo, ha fatto scalpore firmando con il numero uno norvegese Magnus Carlsen e con l’americano Fabiano Caruana, attualmente secondo negli Stati Uniti.

“Da sempre siamo grandi fan degli scacchi. Credo che il motivo principale sia l’enorme sovrapposizione tra il pubblico dei gamer e quello degli scacchisti”, ha dichiarato Steve Arhancet, CEO di Team Liquid, a CNN Sports. Ha poi aggiunto che il successo della serie “La Regina degli Scacchi” e i periodi di lockdown hanno spinto moltissime persone a seguire i giocatori di scacchi in streaming.

“Credo che oggi le persone navighino su Twitch e passino con facilità da un genere all’altro: guardano una partita a scacchi e poi si spostano su un match di League of Legends. Questa contaminazione tra mondi ci ha sempre affascinati.”

La partecipazione degli scacchi alla EWC rappresenta un’opportunità concreta per le organizzazioni di esports di investire seriamente in questo ambito. Allo stesso tempo, per gli scacchi si apre una nuova strada per crescere e sfruttare il momento di grande popolarità.

“Un ecosistema già florido”

Secondo Ralf Reichert, CEO della Esports World Cup Foundation (EWCF), l’integrazione tra il mondo degli scacchi e quello degli esports è un’occasione unica per entrambe le realtà. La fondazione ha avviato trattative positive con Chess.com – piattaforma considerata la casa degli scacchi online – e con i principali giocatori, portando alla firma di una partnership triennale che consentirà ai team di impegnarsi in un progetto a lungo termine.

Carlsen, riconosciuto da molti come il più grande scacchista di tutti i tempi, ha accettato anche di ricoprire il ruolo di ambasciatore di questo crossover.

“Quando entriamo in un nuovo ecosistema, lo facciamo per portare valore e contribuire alla sua crescita”, ha spiegato Reichert a CNN Sports. “Gli scacchi sono già un ecosistema in piena espansione, uno degli sport con la crescita più rapida negli ultimi anni. Abbiamo pensato di poter offrire una base solida anche nel mondo degli esports, soprattutto all’interno dell’ecosistema dei club.”

Il formato delle partite, tuttavia, ha richiesto un’attenta riflessione. L’obiettivo era creare una versione che rispettasse le radici tradizionali del gioco, ma che al tempo stesso si adattasse al ritmo veloce e spettacolare tipico degli esports.

La soluzione è stata la formula 10+0: ciascun giocatore ha a disposizione 10 minuti per completare la propria partita, senza possibilità di guadagnare tempo extra. Questo rende le partite più intense e aumenta la probabilità di errori, con i giocatori costretti a pensare e muovere sotto pressione.

L’unione tra scacchi ed esports è solo all’inizio, ma già promette di scrivere un nuovo capitolo nella storia di entrambi i mondi.